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mercoledì 30 dicembre 2015

Milano - Bodø

28 dicembre


Di nuovo al Nord! Quanto sono pieni di significato! Non so come è nata questa avventura: la voglia di staccare, di starmene un po' da solo, di viaggiare...

Alle 12.55 ho preso il primo aereo SAS da Linate per Stoccolma. Mi hanno tenuto compagnia in questo volo di tre ore il caffè e il libro che ho portato "Il mio nome è Nessuno. Il Ritorno". Guardavo fuori dal finestrino per vedere i paesaggi che cambiavano sotto di me: le alpi, le nubi, i campi...
Verso le 14.00 sono stato rapito dal rosa del tramonto: la luce si affievoliva, i pensieri correvano liberi, la bianca Stoccolma mi accoglieva con le casette in mezzo alle foreste, completamente immerse nel bianco della neve, illuminate dall'interno da luce calda e soffusa.

Alle 16.50 un nuovo volo, questa volta in direzione Oslo, completamente al buio. Anche nella capitale norvegese aveva nevicato. 

Il volo delle 18.40 per Bodø è partito con un ritardo di 25 minuti. Ogni tanto dall'alto si vedeva qualche strada illuminata, nient'altro. Mentre atterravamo il vento scuoteva l'aereo, le luci sbucavano dall'acqua e indicavano la strada. La pista è comparsa solo quando abbiamo toccato terra. 

Uscito dall'aeroporto il freddo e il vento gelido mi hanno dato il benvenuto a Bodø. Le strade sono lastre di ghiaccio, ad ogni passo si rischia di cadere. Ho fatto di corsa i 2,5 km dall'aeroporto all'ostello per arrivare in orario. L'iphone non ha retto più di 5 minuti, dopo di che si è spento in attesa di un po' di caldo. Ho fatto il check-in e subito sono uscito per guardarmi intorno, sperando di vedere l'aurora boreale. Troppo buio e troppo freddo, quasi tutto chiuso. Non si distingue il cielo dalle montagne, dal mare. Ho passeggato un po' per il centro e sono tornato a casa.


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