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lunedì 11 agosto 2014

Gistojávrátj - Gásaklahko


11 agosto

Quando mi sono svegliato (5:30), sembrava che il tempo fosse bello; quando sono partito (8:00), invece, il cielo era già coperto da nuvoloni che non promettevano nulla di buono.

Quasi subito, sulla spiaggia del fiume Pite, ho trovato Chris, l'uomo di ieri sera, e ho scoperto che l'incontro con lui non è stato frutto di immaginazione. Abbiamo chiacchierato un po' e sono ripartito. 
In poco tempo ho raggiunto il lago Tjieggalvas in una brutta foresta di betulle: tanti alberi intraciavano il cammino e lunghi tratti erano nell'erba alta con il terreno acquitrinoso.

Durante la salita all'altopiano Árdná, oltre la linea degli alberi, sono stato accompagnato da un branco di renne. Loro salivano di corsa, si fermavano, mi osservavano, tornavano indietro, si chiamavano... io salivo lentamente e con il fiatone.
Oltre alle renne, dall'Árná in poi, mi hanno fatto compagnia i paesaggi che ogni volta mi lasciavano a bocca aperta: prima il Tjiesslvas e l'insediamento di Västerfjäll immerso nella foresta; poi, superato il monte Doulbak, ecco apparire il Gásaklahko, una collina dalle forme morbide che dà sulla valle del fiume Bartek, piena tanti piccoli laghetti nella foresta. Mentre il cielo si apriva, il panorama diventava sempre più incantevole. Proprio qui mi sono fermato e ho piantato la tenda. Purtoppo tira vento e non c'è acqua nè per bere nè per lavarsi. In compenso sono circordato da renne che si aggirano per il prato.

Anche oggi ho percorso 20 km: si fanno sentire e sono stanco morto.

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