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martedì 30 luglio 2013

Virgen del Camino - Hospital de Órbigo

30 luglio

Sarà stata la giornata di riposo di ieri o i più di 500 km che cominciano a farsi sentire, fatto sta che oggi ho fatto parecchia fatica ad arrivare alla meta. 

Lasciato alle spalle Virgen del Camino, il percorso si è immerso subito nella campagna, dove ho ritrovato il famigliare profumo dei campi del mattino presto. L'altopiano Lionese non è come le mesetas: ci sono più colline da salire e da scendere, c'è molto più verde, si vedono i monti sullo sfondo.
In quasi tre ore sono arrivato a Villar de Mazarife (12,5km), e ho iniziato a percorrere la lunga e diritta strada asfaltata per Villavante. 9 km interminabili sono riusciti a farmi uscire, uno alla volta, tutti i dolori: prima alla schiena, poi alle gambe, poi alle anche, poi alle ginocchia, poi ai piedi, poi ancora alla schiena. Quando si è alzato, il sole mi ha distrutto. Il cielo era limpidissimo e il caldo era soffocante. Non vedevo l'ora di arrivare al paese, sedermi al bar, mangiare qualcosa e riposarmi.
Pur nella fatica, ho gustato le cose semplici ma bellissime che il cammino mi offriva: il colore del cielo, il verde degli alberi, le sagome dei monti, i riflessi del sole sul terreno appena arato, l'unica nuvola a forma di fumetto, la libellula che mi ha seguito per qualche metro, la cicogna che passeggiava tranquillamente in un campo, le simpatiche parole scambiate con gli anziani dei villaggi.... Queste settimane di cammino mi hanno reso più sensibile e  capace di accorgermi di quello che mi circonda e che di solito mi passa accanto inosservato. 
A Villavante ho fatto colazione e dopo 4 km, attraversato il puente de Órbigo, sono arrivato all'Albergue parrocchiale di Hospital. Sono stato accolto molto bene dal parrcoco e dalle volontarie, che mi hanno offerto un bicchiere d'acqua fresca, mi hanno chiesto come stavo, mi hanno fatto sedere e mi hanno spiegato le regole del rifugio. Proprio un bel posto con piccole camere da sei, il giardino molto curato... ci sono anche i famosi 50 scout! 

Sto notando che non sono l'unico a camminare da solo. Anche persone che, fin dall'inizio, erano in gruppo, ora hanno il proprio passo e le proprie tappe. Il Cammino diventa sempre più solitario e personale. 

Ore 20.00
Dicono che lungo il cammino sia obbligatorio mangiare almeno una volta il cordero. Fatto. Muy bueno


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