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venerdì 9 agosto 2013

Barbadelo - Portomarín

9 agosto

Sono partito tardi, alle 7.00, con gli amici di Reggio Emilia. Ho percorso abbastanza facilmente i 18 chilometri, che ormai conosco a memoria, fino a Portomarín. A metà strada ho trovato il cippo che segna 100 chilometri a Santiago: ormai siamo proprio vicini! 
La nebbia ci ha accompagnato per tutta la mattinata, andava e veniva, lasciando a tratti scoperto il cielo serenissimo.

Quanta gente c'è ormai sul cammino: non capita più nessun tratto solitario. Ho incontrato 5 scout di Roma, pellegrini di Torino e di Milano... chi è partito da Sarria si riconosce subito: zaino nuovo, scarpe pulite, camminata veloce e tante chiacchiere. È stato comunque bello raccontare e farsi raccontare quello che ci ha portati qui. Motivazioni diverse che portano a modi diversi dia arrivare a Santiago.

Potevo andare avanti insieme agli altri fino a Gonzar (8km), ma ci tenevo particolarmente a fermarmi a Portomarín. È un paese a cui sono molto affezionato. È stata la mia prima tappa in asssoluto sul Cammino (2010), è il luogo in cui l'anno scorso ho dovuto interrompere il pellegrinaggio...  Oggi, avvicinandomi ero contento e, vedendo le casette bianche sul colle, il rio Mino e il ponte, la chiesa, la scalinata che porta in paese, mi sono sentito a casa. 
Portomarín era in festa. Per un pellegrino che arriva, ci puó essere una tentazione più grande del trovare sulla strada lo stand gastronomico? Ci siamo fermati e abbiamo mangiato, o meglio, divorato, cinque piatti di pulpo alla Galiega. Buonissimo! Peccato per il prezzo.

Sono stato il numero 66 ad entrare nell'ostello e, dopo le medicazioni alla gamba, sono andato a fare compere: nuovo tubetto di Voltaren e colla per rimettere insieme il bordone. 



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