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domenica 4 agosto 2013

Ponferrada - Pereje


3 agosto

Ieri sera alle 22.00 arrivava ancora gente. L'albergue aveva 174 posti letto. Dopo averli occupati tutti, hanno iniziato a occupare la biblioteca. Gli ultimi hanno dormito fuori, all'aperto. È incredibile la quantità di pellegrini che comincia ad essere presente sul cammino. Con gli amici spagnoli ho studiato il piano per i prossimi giorni: non fermarsi a Villafranca del Bierzo, proseguire per altri 5 chilometri fino a Pereje (60 posti), così da partire avvantaggiati domenica per la tappa obbligata a O Cebreiro (104 posti). Acqua in bocca con gli altri che ci chiedevano: "Dove vi fermate domani?" "Villafranca", rispondevamo.

Questa notte eravamo in camera in quattro: Asier, io, un padre e un figlio di Madrid. Ieri sera ci siamo messi d'accordo per la sveglia alle 5.45 ma questa mattina, alle 5.00, gli altri due hanno iniziato a preparare gli zaini. Impossibile continuare a dormire. Alle 6.00 Asier e io eravamo già pronti per partire.

Alla partenza, con Asier, mi sono sono perso anche oggi, per le strade di Ponferrada: non si vedevano frecce gialle, abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi che tornavano dalla discoteca, abbiamo chiesto alla Guardia Civil, un automobilista ci ha indicato un'altra via ancora... alla fine, per le 7.00 ci siamo trovati fuori dalla città, incredibilmente nella direzione giusta.
A Fuentes Nuevas (7km) ci siamo ritrovati con gli altri per la colazione. 

Abbiamo attraversato tutto il Bierzo, la vallata tra i monti di León e il massiccio Galaico, con un paesaggio veramente unico, tra vigneti e alberi da frutto, passando per i paesini, su e giù per le colline. 
Un po' tutti si sono accorti di non aver superato i monti di León completamente illesi. Ad ogni piccolo mutamento di pendenza o ad ogni ripartenza dopo una pausa si sentivano i lamenti di tutto il mondo. 
Anche io ho cominciato a sentire i primi dolori seri verso mezzogiorno, dopo la sosta a Villafranca del Bierzo (22,5km). Ho fatto fatica a percorrere gli ultimi 5 chilometri che mi portavano a Pereje sulla statale N-VI. Proprio come l'anno scorso. L'altra volta era il ginocchio sinistro, oggi la gamba destra. 

Al rifugio, dopo aver fatto la doccia e il bucato, è arrivata, la croce rossa, per portarmi al Centro de Salud di Villafranca del Bierzo. Mi ha accompagnato Asier e i medici hanno diagnosticato una tendinite. Niente di grave. Nel nostro gruppo di sette persone, ora siamo in tre ad avere lo stesso malanno. E non sono nemmeno quello messo peggio. La cosa più bella che ho sperimentato è stato che i miei nuovi compagni di viaggio (li conosco da poche ore e facciamo fatica a capirci) si sono presi cura di me in modo semplice, discreto ma reale. 

Quando sono rientrato in albergue abbiamo pranzato: Pedro ha preparato la paella, innaffiata dal buon vino del Bierzo, e abbiamo concluso al bar con un chupito di pacharan.






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