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martedì 10 luglio 2018

Lundur - Ásbyrgi

9 luglio



Fin da ieri si vedeva il canyon a forma di ferro di cavallo che è Ásbyrgi, la dimora degli Asi. In mezzo al verde della vegetazione uno sprofondamento più scuro. 

La leggenda narra che questo luogo ha avuto origine da uno degli otto zoccoli di Sleipnir, il cavallo volante di Odino. Qui si sono rifugiati gli antichi dei islandesi e da qui vegliano ancora sul paese. Si dice che, se si presta attenzione, si possa sentire la melodia della sala concerti del Popolo Nascosto. Un luogo misterioso e affascinante, insomma.

I pochi chilometri dalla Dettifoss Guedthouse sono stati sulla strada asfaltata, in un continuo sali-scendi, accompagnato dal vento, che aveva ripreso a soffiare forte. Ho incontrato la deviazione per le cascate Dettifoss, 23 km più a sud. Se avessi avuto la tenda le avrei raggiunte dopodomani, invece sono costretto a fermarmi. 

Alle 9.00 sono arrivato a destinazione, proprio mentre apriva l’Ásbyrgi Visitor Centre. Sono entrato, ho chiesto informazioni per visitare il canyon, ho depositato lo zaino e sono partito, per raggiungere il punto più lontano sul fondo della gola. Il sentiero era ben segnato da paletti gialli e si districava prima attraverso un campo da golf, poi in un bosco di betulle, abeti e fiorellini viola. Dalle alte pareti di pietra che mi circondavano provenivano i suoni degli uccelli. Ero da solo. Dopo 4 km finalmente sono arrivato al lago Botnstjörn, un luogo incantato. 



Sono ritornato indietro sulla strada asfaltata, ho pranzato e ho atteso il mio taxi. Che invidia vedere gli escursionisti che, con lo zaino in spalla, partivano per scendere verso sud!

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