Ad Menu

martedì 23 agosto 2016

Arctic Circle Trail: "Ma chi te lo fa fare"

22 agosto


In tanti mi hanno chiesto "Ma chi te lo fa fare?" e io stesso, mentre, camminavo mi sono interrogato sul motivo per cui ho deciso di spendere le mie vacanze in un'esperienza così bella ma altrettanto faticosa. Ho provato a rispondere.

1. Per cercare Dio, o meglio, per essere trovato da Lui. Rimane sempre sullo sfondo l'immagine descritta dal profeta Osea di Dio che parla alla sposa infedele, il popolo di Israele:

"Perció, ecco, io la sedurró, la condurró nel deserto e parleró al suo cuore. [...] Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto." (Os 2,16-17)

Ma andare a camminare da solo in Groenlandia è l'unico modo? No, ma è il mio modo, fatto di ascolto della Parola di Dio, contemplazione del creato e affidamento concreto alla provvidenza divina.

2. Per ritrovare me stesso. Il cammino tira fuori tutto: il limite, le risorse più impensate, la vocazione, i pensieri più profondi e quelli rimossi... e guarisce.

3. Per recuperare l'essenziale. Nella vita quotidiana frenetica e complicata rischio di perdermi. Cercando di fare tutto, do per scontato o dimentico i fondamentali. La vita semplice e metodica del viandante mi aiuta a ritrovare l'importanza del pregare, del lavarmi, del mangiare, del dormire e dell'andare in profondità.

4. Per rimanere senza internet e senza linea telefonica. Si puó vivere senza e si sta anche meglio! Solitamente invece sperimento la fatica che descrive papa Francesco nella Laudato si': "Ancora più difficile è utilizzare le risorse della tecnologia senza essere dominati dalla sua logica" [108]. Giorni così servono per disintossicarmi e diventano profezia. 


Nessun commento:

Posta un commento