Come sempre, qui in Groenlandia, mi sono svegliato presto. Alle 3.30 è già giorno ed è difficile adattarsi a così tante ore di luce. Me la sono presa comunque comoda, visto che piovigginava: ho fatto colazione con calma; sono rimasto un po' al caldo nel sacco a pelo; ho preparato lo zaino, accorgendomi di avere il materassino bucato; ho smontato la tenda e alle 8.45 sono partito, sempre sulla strada per Kangerlussuaq.
Non è stata una giornata facile, innanzitutto per il clima: freddo e caldo, pioggia e sole... non sapevo come vestirmi. Poi i piedi, abituati a camminare con le scarpe da trekking, non resistevano agli scarponi. Infine non avevo acqua: mi sono dimenticato di fare rifornimeto al lago Aajuitsup e quindi ho camminato "a secco" per quasi tutta la tappa.
In breve tempo mi somo inotrato nell'originale e sabbioso deserto Artico di Sandflugtdalen. Mi sono fermato a mangiare sui rottami di un aereo precipitato nel 1968 e mi sono rimesso in marcia. Il monte Sugar Loaf si faceva sempre più vicino, pian piano la strada si avvicinava alla civiltà: un tavolino, un bidone per la spazzatura, una casetta, una tritasassi, un campo minato e un campo da golf (!!!)... Infine il rumore degli aerei e la vista dell'aeroporto di Kangerlussuaq... ho imboccato a via Marius Olsen e alle 14.00 ero nel terminal.
Appena entrato sono venuti a salutarmi i due fidanzatini che erano nel mio gruppo sulla Calotta Polare, poi altre due persone mi hanno chiesto consigli sulla strada che avevo fatto... io invece volevo solo bere e trovare un alloggio per la notte, per lavare e lavarmi con calma, prima di partire per Sisimiut.
Ho trovato una stanza all'Old Camp, a 2km dall'aeroprto.
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