Che fatica a dormire stanotte! Nonostante il terreno fosse morbido, le mie anche sono diventate insofferenti. È brutto svegliarsi continuamente con forti dolori alle articolazioni!
Al mattino il tempo non era buono: non pioveva ma il cielo era completamente coperto. La tenda era tutta bagnata e le scarpe pure. Che nausea sentire i piedi freddi e bagnati prima ancora di partire!
Alle 8:00 già camminavo. La prima parte, abbastanza in piano, seguiva la riva del lago Tärnasjön, in una foresta di betulle. C'erano tante passerelle: la zona era paludosa.
L'unica cosa degna di nota prima di raggiungere l'arcipelago di isolette a sud del lago è la colazione. Mi soni fermato una buona mezz'ora a riempire la gavetta di camemori. Sicuramente una colazione squisita e nutriente.
Subito dopo ho attraversato il lago passando attraverso un arcipelago di isolette collegate da sette ponti.
Quando sono arrivato dall'altra parte è iniziata la salita per raggiungere il Syterstugan. Mentre salivo, davanti a me ha fatto la sua comparsa il Norra Sytertoppen, con le due cime coprete dalle nubi e l'imponente ghiacciaio in vista.
Alle 12:00 ero arrivato al Syterstugan. Mi sono fermato a mangiare qualcosa e la rifugista, sorridendo del mio fastidio per il brutto tempo, mi ha spiegato che l'estate è stata eccezionalmente calda e che, finalmente, era arrivata la pioggia.
Sono ripartito per l'ultima vera salita del Kungsleden, quella al Sjul-Olsaxelin. Ormai c'è aria di fine: gli ultimi giorni, gli ultimi chilolmetri, l'ultima salita...
Pensavo a queste cose quando, arrivato in cima, il panorama è diventato straordinario: dietro di me, immerso nella foresta, il lago con l'arcipelago attraversato in mattinata; a destra il Norra Sytertoppen e davanti il Södra Sytertoppen. Ancora meglio quando si è aperta davanti ai miei occhi la valle del Syterskalet e le nubi si sono alzate. Il Kungsleden mi stava regalando un'ultima perla di rara bellezza.
Il sentiero piano piano è sceso nella valle: ho passato le tre cime del Södra Sytertoppen, attraversando i ruscelli firmati dalle cascate che scendevano dai ghiacciai; ho sentito le urla inquietanti dei rapaci...
Mi sono fermato sulla sponda sinistra del fiume Syterskaler. Da qui si vede il Viterskallstugan poco più avanti. Mentre favevo la tenda le nubi stavano scendendo a coprire di nuovo le cime.
Ho studiato la cartina per imboccare nel modo corretto il sentiero per la cima del Norra Sytertoppen, se domani mattina dovesse esserci bel tempo. Probabilmente arriverà ancora la pioggia. Penso che quella che mi appresto a vivere sia l'ultima notte sul Kungsleden. 11km mi separano da Hemavan. Nonostante la voglia di arrivare, in me c'è la malinconia di chi sta salutando i luoghi sevaggi che in questo mese mi hanno tenuto compagnia e che mi hanno regalato tanti momenti importanti.
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