Tappa memorabile! Ufficialmente da Redondela ad A Ramallosa, lungo il cammino portoghese della costa, sono 37,9 chilometri. Io, invece, penso di essere riuscito a farne, se non 50, poco meno. Fatto sta che sono partito alle 6.00 e sono arrivato alle 18.30.
Tutto è iniziato alle 5.10, quando, grazie a qualcuno troppo rumoroso nell'albergue, ho deciso di prepararmi per partire. Alle 6.00 mi sono messo in movimento. Era buio ma andavo sicuro: sapevo dov'era la strada, dove dovevo attraversare la ferrovia... fino al terzo chilometro: ero nel bosco ed erano spariti i segnali. Mi ero perso. Sono andato avanti a tentoni finché è comparso il paese di Cedeira: almeno i lampioni illuminavano qualcosa. Non sapevo se scegliere la strada in piano ma con un cane ringhiso, che appena mi voltavo si avvicinava, oppure quella ripidissima, in discesa, che diventava subito un sentiero di nuovo in mezzo al bosco. Di tornare indietro non ci pensavo nemmeno: troppo difficile anche se avessi saputo da dove ero arrivato.
Mentre mi promettevo di non partire più così presto, di non scegliere più cammini alternativi... è arrivato il mio salvatore: un uomo che scendeva a piedi a Redondela per andare al lavoro. Mi ha riaccompagnato sul cammino centrale, mi ha indicato la direzione e mi ha sconsigliato di non fare il cammino della costa.
Un po' triste mi sono avviato sulla strada per Tui. Salutavo quelli che venivano in senso contrario, spiegavo quello che stavo facendo a chi non capiva perchè non stessi andando a Santiago, mi perdevo, ritornavo sui miei passi e ritrovavo la strada... Ad un certo punto, guardando la mappa ho pensato di riprovare a raggiungere la costa. Detto, fatto. Chiedi a uno, chiedi all'altro, alle 9.30 ho deviato dal Cammino e ho proseguito su una strada statale prima fino all'Aeroporto, poi fini a Vigo. Sono arrivato alle 11.30.
Mentre scendevo verso la città rimanevo stupito da come era abbarbicata sui colli: le strade avevano una pendenza vertiginosa e sembrava che le case fossero costruite una sopra l'altra. In fondo, dove c'era un po' di nebbia, immaginavo l'Oceano. Anche quando sono arrivato alla Cattedrale i palazzi mi coprivano la vista sul mare che intravedevo ogni tanto.
Da Vigo ho cercato il Cammino della Costa e, I-Phone in mano, ho iniziato a percorrerlo. Con la luce del sole era tutta un'altra cosa: si vedevano i segnali, si poteva chiedere alle gente ed era più facile orientarsi. Pensavo di camminare vicino all'Oceano, invece lo vedevo solo da lontano. Non ero soddisfatto.
Studiando bene le indicazioni sono riuscito a prendere il bivio che mi portava sul Cammino del litorale (freccia verde). Sono sceso ed ecco l'Oceano davanti a me, sono sceso ed eccomi camminare sulla Playa do Portino, poi su quella de Prado, poi i miei piedi hanno iniziato a reclamare per la sabbia che si infilava nelle scarpe e ho preferito il lungomare per la Playa de Patos. Altro panorama per la Playa da Madorra e un altro ancora per l'infinita Playa America. Posso solo immaginare l'effetto che facevo passando in mezzo ai bagnanti con zaino, bastone e scarpe.
Alle 18.30 sono arrivato a Ramallosa. L'albergue é presso le Damas Apostolicas: camera singola con lenzuola pulite ed asciugamano.
Pensavo ci fosse meno gente sul Cammino della Cosa, invece sono qui alloggiate cinque ragazze provenienti da tutto il mondo e un gruppo di quattro persone di Buccinasco.
Alle 21.00 siamo andati alla Playa America per fare il bagno nell'Oceano. Il mio primo bagno nell'Oceano, mentre il sole tramontava con colori favolosi.
Abbiamo poi atteso che il sole sparisse del tutto dietro la linea d'acqua e siamo andati a cenare.
Nessun commento:
Posta un commento