Ieri sera alle 23:01 il papà era già nervoso perchè alla banchina dei pullman non c'era ancora il nostro, che doveva partire alle 23:59. Continuava ad andare avanti e indietro senza capacitarsi del fatto che su nessuno dei bus presenti ci fosse il numero 12 e ogni volta che passava diceva: "Luca, prova a chiedere!" "Sicuramente è uno di questi!" "Come mai non arriva?". Si è tranquillizzato solo quando alle 23:40 il nostro autobus Arriba Esfera ha preso posto alla banchina 3: subito ha preso gli zaini e si è messo davanti alla porta fino al momento dell'imbarco.
È stato un viaggio molto impegnativo di cui i ricordi sono molto confusi. Il papà ha sfondato il sedile; alla fermata delle 00:30 l'autista ci ha chiamato giù dal pullman a controllare che nessuno ci rubasse i bagagli; alle 03:00, mentre eravamo al bancone di una specie di autogrill per la colazione, una commessa ha sgridato lo zio Riccardo; l'autista faceva le rotonde a 100km/h... nonostante tutto alle 07:00 siamo arrivati a Lugo, più stanchi di quando siamo partiti e con tutte le articolazioni doloranti.
E il cammino è cominciato. 20 km lungo la strada asfaltata, da Lugo a san Roman. Ci hanno accompagnato i paesaggi della Galizia con i loro colori, profumi e odori; il clima che cambiava continuamente (vento, sole, nuvole, freddo, caldo) e alcuni pellegrini che abbiamo imparato a conoscere di vista.
Alle 12:30 siamo arrivati all'Albergue della Xunta in mezzo ad un bosco. Doccia, bucato, pranzo in paese e pisolino per recuperare le forze. Nell'ostello da 12 per ora siamo in 6: un tedesco, una coppia di spagnoli e noi tre.
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