Ricomincio da qui. Ancora una volta verso Santiago. Questa volta con mio papà e lo zio Riccardo. Ci attendono 100 km a piedi fino alla Cattedrale e altri 100 per Finisterre.
Alle 06:30 siamo arrivati in aeroporto e abbiamo iniziato a prepare i bagagli per l'imbarco. Il bagnoshiuma dello zio era già esploso con danni irreparabili agli indumenti. Un'ora a pesare, misurare, svuotare e riempire zaini. Non riuscivamo a trovare la combinazione giusta. Alle 07:00 lo zio, preso dallo sconforto, prende una ciabatta e se la infila in tasca... delirio! Conclusi i preparativi siamo partiti alla volta di Madrid.
Quando siamo arrivati abbiamo iniziato a girare la città "ad casum": abbiamo visto lo stadio Barnabeu, Plaza de Castilla, Plaza de Espana, il Palazzo Reale e la Cattedrale de la Almudena. Ci siamo seduti poi in una piazzetta caretteristica a sorseggiare una caraffa di sangria con un artista di strada che ci allietava con la sua chitarra. Quando ci siamo alzati... ci siamo sdraiati a riposare ai giardinetti davanti al Prado. Non vediamo l'ora di iniziare domani mattina il pellegrinaggio verso Santiago. È più stancante girare per la città con gli zaini, sotto il sole, senza sapere cosa fare: uno stacco dalla vita quotidiana e un tempo per prendere le misure tra di noi prima di iniziare a camminare.
Alle 20.00 siamo stati a messa in Cattedrale, abbiamo preso la metro e siamo tornati in aeroporto a prepararci per la lunga notte di pullaman fino a Lugo. Abbiamo cenato, ci siamo lavati nei bagni dell'aeroporto, abbiamo visto i primi 5 goal della Germania e ora attendiamo le 23.59, l'ora in cui partirà il nostro autobus.
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