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giovedì 17 luglio 2014

Muxia - Finisterra


17 luglio

Ore 5:00: suona la sveglia. Inizia l'ultimo giorno di cammino fino a Finisterre, la fine del mondo.
Sempre insieme a Santos, dopo le varie medicazioni ai piedi, siamo partiti. Era così buio che non si vedeva nemmeno il mare. Se ne sentiva solo il rumore e l'odore.

Usciti da Muxia siamo entrati nei boschi di eucalipto e abbiamo cominciato a salire e... sorpresa! Nuvole basse piene d'acqua e vento gelido. Almeno per un paio d'ore non abbiamo pensato ai dolori ai piedi. Per recuperare le energie perse per il freddo, alle 7:30 abbiamo mangiato le uova sode che avevamo preparato ieri.
Quando le nubi si sono alzate ha iniziato a piovere.


Il percorso di oggi era in mezzo al nulla: il primo bar era a 14 km dalla partenza. Dopo la metà abbiamo cominciato a incontrare i pellegrino che arrivavano in senso contrario: volti noti che avevamo lasciato ieri mattina al bivio di Hospital.

Siamo arrivati a Finisterre alle 12:30, ci hanno rilasciato la Finisterrana e, stanchi e stravolti, abbiamo atteso l'apertura dell'albergue.

Nel pomeriggio, a piedi, ma senza zaino, abbiamo raggiunto il faro (3,5 km): il punto più a ovest dell'Europa. Lo zip ha lasciato la sua vecchia tuta sull'ultima antenna e siamo scesi sugli scogli a contemplare il blu infinito dell'Oceano.

C'è un po' di malinconia perchè è già ora di tornare: domani cammineremo 50 m per raggiungere la fermata del bus che ci riporterà a Santiago.



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