Oggi abbiamo fatto una tappa breve: solo 14 km.
Ci siamo svegliati tardi, siamo andati a fare colazione in un bar di Melide (churros e cioccolata) e abbiamo visto l'encierro di Pamplona in tv e poi siamo partiti.
Ormai il cammino primitivo, che abbiamo percorso fino a ieri, si è unito a quello francese, che parte da Saint Jean Pied-de-Port... e si vede. Rispetto alla solitudine e all'immersione nella natura dei giorni scorsi, ora non passa chilometro senza incontrare almeno un altro pellegrino o un bar. Sul sentiero persino i tombini hanno incisa la conchiglia di Santiago.
Siamo partiti valutando bene le condizioni delle nostre gambe: ci siamo preoccupati per qualche dolore rimasto. Poi abbiamo incontrato una ragazza di Salerno, partita da Pamplona, che camminava a fatica: problemi alle caviglie e alle ginicchia e tentiniti dappertutto; un missionario senza una gamba che ha percorso il cammino in bici... abbiamo capito che i nostri dolori sono semplici fastidi e abbiamo continuato più risoluti di prima, pensando che, se non si sono arresi loro, a maggior ragione noi possiamo arrivare a Santiago senza fare troppe storie.
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