Quando ho messo i piedi a terra questa mattina, non ricordavo quanto potesse essere dura alzarsi dopo aver camminato così tanto. Tempo di barcollare fino in sala da pranzo e la colazione mi ha fatto recuperare del tutto: uova, bacon, salmone affumicato, salmone in agrodolce, salmone al sugo, patate al forno, jogurt, müsli, frutta secca, frutta disidratata, anguria... e questo è solo quello che ho mangiato.
Le previsioni del tempo davano cielo coperto ma non pioggia. Infatti, dopo 100 m dalla partenza, ha iniziato a diluviare. Terzo giorno di pioggia!
Inaspettatamente ho recuperato il pilegrimsleden quasi subito. Avevo deciso di seguire la traccia GPS ma, dopo un paio di curve, ho visto su un palo della luce il segno. Ho messo via il GPS in attesa di tempi bui.
All'inizio ho camminato intorno all'aeroporto in un immenso cantiere. Poi il paesaggio è migliorato e mi sono di nuovo addentrato nei campi ormai familiari spezzati solamente dalle tipiche abitazioni nordiche in legno colorato. Sono stati degni di nota due passaggi: il primo quando, entrando in una torbiera, sono stato inseguito dai cavalli; il secondo quando, obbediente alle indicazioni, ho attraversato da una parte all'altra un campo di frumento. A Eidsvoll Verk il sole ha fatto capolino tra le nubi e, dopo un'abbondante merenda, ho fatto gli ultimi 5 km molto più sereno. Alle 16.00 ero alla stazione di Eidsvoll. Qui si è conclusa la prima parte del mio cammino di sant'Olav.
Per riuscire ad arrivare a Trondheim ho deciso di saltare i 150 km lungo il lago Mjøsa. Così con il treno, alle 18.00, ho raggiunto Lillehammer, la famosa città norvegese che ha ospitato i Giochi Olimpici Invernali del 1994. Sono alloggiato in un ostello costruito nella stazione: camera mia si affaccia sul binario 1.
Ora c'è il sole ma non mi illudo: domani è prevista acqua.
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