Non poteva macare all'appuntamento delle 8.30 l'acquazzone mattutino. Per fortuna è durato poco: arrivato al College universitario di Lillehammer (5 km) stava già smettendo di piovere.
La guida diceva di fare sosta al negozio di Fåberg perché il prossimo sarebbe stato 52 km dopo. Mentre camminavo avevo deciso di comprare del pane, un tubetto di formaggio, forse un cioccolato. Arrivato al paese, cerca e ricerca, sali la collina, scendi dall'altra parte.., del negozio nessuna traccia. Me la caveró con quello che ho già nello zaino.
Il paesaggio è cambiato. Mi trovo più a nord e un po' più in alto: i campi coltivati hanno lasciato spazio alle foreste di sempreverdi, il terreno è tutto ricoperto di muschio, i boschi assomigliano molto a quelli incontrati sul Kungsleden e l'aria è più fresca.
Verso le 13.00 è uscito il sole. Ho deciso di tenere ugualmente la felpa per ammorbidire l'appoggio dello zaino sulle spalle... ed è iniziata l'interminabile salita al punto panoramico Håkåberget, dove, si racconta, il re Håkon Håkonsson (1204-1263) cadde e rimase ferito. Avevo finito le scorte d'acqua (anche quella recuperata dal torrente), continuavo a salire attraversando un prato con l'erba alta, grondavo di sudore: pensavo di non farcela. Ma, arrivato in cima, la vista sulla valle del Lågen ha ripagato tutta la fatica.
Alle 16.00 sono arrivato a Skåe i Øyer, con la stele che annunciava "392 km till Nidaros" e poco più avanti alla fattoria Skåden gård dove ho preso alloggio. Mi hanno dato una cabina di legno molto singolare e caratteristica.
Pur essendo arrivato al massimo solo a 510 m di altezza e avendo percorso solo 25 km, la tappa di oggi è stata massacrante: il GPS segna che sono salito 1738m e sono sceso 1421m! E domani mi aspettano 30 km!
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