Per tutta la notte il vento si è abbattuto sulla mia casupola e continuava ad entrare dai buchi nei muri... che fatica dormire! Quando poi alle 7.00 hanno cominciato a usare il trattore non c'è stato più nulla da fare: mi sono preparato e sono partito. Nonostante il vento, il cielo era sereno e il sole caldo.
In un'ora sono salito attraverso i boschi e sono arrivato all'antica fattoria abbandonata Jorlia moh. Quando sono ritornato sulla strada principale ero stanco morto: avevo camminato troppo veloce, a una media di 6 km/h. Se volevo arrivare in fondo alla tappa dovevo rallentare!
Il cammino è continuato tra fattorie e campi di grano; mucche, pecore, cavalli e addirittura un lama. Ad un certo punto, su una curva, ho lasciato lo zaino accanto al picchetto del "Cammino di sant'Olav", mi sono sdraiato e ho schiacciato un pisolino. Quando mi sono svegliato ero molto più fresco... e sono ripartito.
Verso le 13.00 sono arrivato a Meldal e qui, durante la sosta per il pranzo, sono stato raggiunto da due pellegrini italiani: Luca e Andrea, di Verona. Sono state le prime parole in italiano scambiate con qualcuno dall'inizio dell'avventura in Norvegia. Che bello capirsi al volo! E che bello vedere in quali modi diversi puó essere vissuto un pellegrinaggio a Trondheim. Tante giornate apparentemente uguali sono capaci in realtà di scavare all'interno di ciascuno una storia inedita.
Sono ripartito ancora da solo, con la promessa di incontrarci di nuovo più avanti... chissà!
10 km faticosi sotto il sole e senza acqua, ed eccomi arrivato a Løkken Verk. Ancora una volta l'unico alloggio (la caffetteria Sans Bergmannskora) era "tutto esaurito" e ancora una volta, quasi miracolosamente, la proprietaria ha fatto saltare fuori una stanza apposta per me... e per di più a prezzo scontato!
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