Ore 8.10, sportello automatico della Banca. Dovevo prelevare. Appoggio lo zaino per terra, tolgo il portafoglio, prendo la mia Postepay, la infilo nell'apposita fessura. Ovviamente il verso era sbagliato.
Riprovo dalla parte giusta e... invece di inserirsi come avrebbe dovuto, va giù come se avessi imbucato una cartolina. Era il momento esatto in cui gli operatori, da dentro, avevano tolto il supporto, per recuperare le carte di credito "mangiate" dalla macchinetta nei giorni precedenti. La mia carta è finita, quindi, all'interno, sotto, incastrata e invisibile.
Alle 8.15 hanno aperto gli uffici e, dopo aver insistito sul fatto che la mia Postepay doveva per forza esserci (non ci credevano!), un operatore è riuscito a fatica a ripescarla. Deo gratias!
Oggi è stata una giornata di relax: mi sono svegliato tardi (alle 7.00), sono andato a Messa nella Cattedrale, ho girato un po' per León e alle 10.30 mi sono messo in marcia.
Ho attraversato il centro, la periferia, la zona industriale e, dopo soli 7 km dalla partenza, sono arrivato a Virgen del Camino. Tutta la pista era su asfalto. Non ricordavo che l'uscita da León fosse tutta in salita. La temperatura era ancora bassa, il vento mi ha accompagnato e il cielo non era serenissimo.
Quello in cui mi sono fermato è un paese grande, con tutti i servizi necessari. C'è il santuario della Beata Vergine del Cammino, patrona di León. Ho colto l'occasione per affidare a Maria il proseguimento del mio cammino.
L'albergue municipal è nuovo, grande e molto accogliente. Peccato che qui oggi siamo alloggiati in pochi. Mi sono riposato, ho lavato tutti i vestiti, sono andato a fare la spesa e per cena ho fatto i tortellini alla panna e ho assaggiato quello che hanno cucinato i coreani.
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