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giovedì 25 luglio 2013

San Bol - Puente Fitero


24 luglio

"Una leggenda lungo il cammino di Santiago narra che quando un pellegrino non riesce a raggiungere la meta e muore durante il viaggio, si reincarna sotto forma di insetto e, attaccandosi allo zaino o ai vestiti di un altro pellegrino, viaggia con lui verso Compostela per conlcudere il Cammino. Negli ultimi anni pare che tali insetti siano le chinches."
È ufficiale: qualche chinches ha deciso di viaggiare con me. Questa mattina mi sono sveglato con altre punture di insetto piuttosto dolorose: una sul ginocchio e tre sulla coscia. Ma non sono riuscite a fermarmi.

Alle 6.00 ero già partito, di nuovo in mezzo alle mesetas. Davanti a me la luna piena, dietro di me l'alba che mi rincorreva, nelle orecchie i suoni della notte, sulle labbra e nel cuore la preghiera: "La condurró nel deserto e parleró al suo cuore". 
La parte più bella della tappa di oggi è stata proprio questa. Non ho incontrato nessuno fino a Hontanas (5km), ho scattato 1000 foto, che peró non riescono neanche lontanamente far immaginare lo spettacolo contemplato e le emozioni provate. 

Dopo aver passato i ruderi del convento di San Antón (10km) e il caratteristico paese Castrojeriz (14km), mi sono inerpicato sull'alto de Mostelares (17,5km) La vista dall'alto è valsa tutta la fatica per arrivarci: dietro si vedevano le pianure percorse e davanti le mesetas ancora da attraversare. Uno spettacolo che mozzava il poco fiato rimasto. 
Durante gli ultimi chilometri, nonostante il vento, il caldo ha cominciato a diventare pesante: era quasi mezzogiorno. Finalmente sono arrivato al Rifugio nell'Ermita di San Nicolàs, dove trascorreró la notte. 

Il rifugio è gestiro dalla Confraternita italiana di san Jacopo, ha 8 posti letto e la corrente elettrica è presente solo nella costruzione separata dove ci sono i bagni e la doccia.
Benchè al mio arrivo l'albergue fosse ancorsa chiuso (apriva alle 15.00), Caudio e Paola mi hanno accolto benissimo: hanno imparato il mio nome, mi hanno dato delle preziose indicazioni per le chinchas e infine mi hanno invitato a pranzare con loro. Abbiamo mangiato pane, prosciutto, formaggio e patatine. 

Alle 19.30 i due hospitaleros ci hanno lavato i piedi e ci siamo messi a cena. Alcuni pellegrini erano ieri a San Bol, altri li avevo già conosciuti, altri erano nuovi. Durante la cena sono arrivati due ragazzi americani che arrivavano direttamente da Burgos (50km) e sono stati accolti con la lavanda dei piedi e la cena: non si potevano mandare via!

Adesso sono le 22:00 e il sole è quasi tramontato. Sono state accese le candele e hanno messo la musica gregoriana che fra poco ci cullerà nel sonno in questa antica chiesa.




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